MUSICA | Gli album più attesi del 2018 e i più recenti


È finito gennaio. Le belle notizie sembra debbano accompagnarci per il resto dell’anno. Palermo è Capitale della Cultura, una città musicalmente viva, simbolo di uno storico fermento culturale e musicale. Accanto ai concerti, a cui ogni settimana si può assistere nei locali del centro o nelle piazze, nei teatri o in altri luoghi predisposti alla musica dal vivo non mancano però i progetti discografici, quel duro lavoro che i cantanti e i musicisti svolgono chiusi per ore ed ore dentro gli studi di registrazione, intessendo la propria creatività ai consigli stilistici dei colleghi musicisti e di chi ne cura la produzione. Dalla musica classica all’elettronica lo spazio è vicino. Palermo oggi è una città intessuta tra le trame di molteplici generi musicali. Non solo da questa città, ma anche da altri posti della Sicilia provengono validi progetti musicali riconosciuti sul panorama nazionale e internazionale. 

di Lilia Ricca

Il mese di febbraio si apre con l’uscita del primo LP, l’album di debutto, della giovane cantautrice folk rock Aurora D’Amico. Un primo EP, Barefoot, è stato pubblicato nel 2016. Una tela di ricordi, pensieri e speranze, di “storie” – come lei usa definirle – scritte, cantate e suonate nel periodo della sua prima formazione musicale. Numerosi viaggi tra l’Italia, l’Inghilterra e l’America sono l’ispirazione per quest’album. Il nuovo disco si intitola So many things, ed è in uscita venerdì 9 febbraio sotto etichetta 800A Records, di Fabio Rizzo, che vanta già la produzione di artisti come Fabrizio Cammarata, Alessio Bondì, Sergio Beercock, Le Formiche. L’album è disponibile in pre-order, il singolo estratto “Oceans Between Us” è su I-Tunes e Spotify. Il video di questo singolo, diretto da Duilio Scalici e prodotto da Indigo è disponibile su You Tube. So many things sarà presentato venerdì 9 febbraio alle 18.00 a La Feltrinelli (via Cavour, 133) di Palermo e sul palco del Caffè Internazionale (Palermo) venerdì 16 febbraio alle 22.00.

Il 12 febbraio è in uscita l’EP in digitale Granchite Yumtruso Pt. 2 di Massimo Ruberti per Nostress Netlabel. Granchite Yumtruso Pt. 1 è un disco dai suoni caldi e raffinati, che graffiano il cuore e l’anima dell’ascoltatore. Un lavoro che attraversa lande desolate, inesplorate e mai calpestate dall’essere umano. Attraverso l’ascolto ci si ritrova in un deserto privo del suo caratterizzante e perenne vento, si percorrono sentieri inesistenti, ci si ritrova improvvisamente in oasi dove la prospettiva cambia e anche la sabbia sembra assumere il colore del cielo e la sete diventa improvvisamente l’ultimo dei bisogni primari. Il sax che accarezza tappeti morbidi di synth, atmosfere notturne attraversano il varco temporale che separa il vintage dal suono elettronico tradizionale (fonte Rockit.it).

Outsidein è il titolo del nuovo album degli Swingrowers, band di successo del panorama swing internazionale, in uscita il prossimo 23 febbraio. Numerosi tour alle spalle in giro per l’Europa e l’America ed un terzo album, quello che uscirà a breve e che sarà presentato nello stesso giorno sul palco de I Candelai (Palermo) fanno di questa band una delle più prolifiche del panorama nostrano. Alla tappa in casa seguirà un tour a partire dal mese di marzo, che vede le prime date nel Regno Unito, Germania, Austria e Italia. Il singolo estratto “Butterfly”, realizzato nell’aprile del 2017 è disponibile su You Tube. L’album è già disponibile in pre-order. Per partecipare alla grande festa de I Candelai, che vedrà sul palco anche diversi dj internazionali e performer, è possibile acquistare i biglietti su Tick’s Web e nei punti vendita indicati su Swingrowers: presentazione Outsidein

Sabato 3 marzo all’Auditorium della Rai di Palermo una delle band pop rock più acclamate dal pubblico siciliano presenta il suo ultimo disco. Loro sono i Tre Terzi, il loro album è Andata e ritorno. Secondo album all’attivo, il lavoro è un prodotto di Patridà Records, con la produzione artistica di Pierpaolo Latina presso l’MCN Studio di Lello Analfino. La partecipazione allo showcase del 3 marzo è gratuita. A questa seguirà un’altra presentazione a I Candelai (Palermo) domenica 11 marzo. Il video del singolo estratto “Chi ci salverà”, è disponibile su You Tube.

Diana, il duo elettronico formato da Roberta Arena e Sonja Burgì, già vincitore di Arezzo Wave Sicilia 2017, band rivelazione della nuova scena siciliana prepara l’uscita del suo album d’esordio And You Can’t Build The Night, prevista tra fine marzo e inizio aprile. Il primo singolo “Ottanta”, seguito dal videoclip curato dal regista Giuseppe Lanno è uscito lo scorso 24 novembre 2017 ed è disponibile su You Tube. Sonorità elettroniche ed una lirica che scorre fluida su testi emozionali descrivono un mondo sognante ed etereo.

In uscita ad aprile, il nuovo album del sassofonista e compositore Claudio Giambruno, dal titolo Juiu (gioia mia in siciliano) per la prestigiosa etichetta jazz Alpha Music. Il lavoro è un disco di musica jazz mainstream, dove viene privilegiato l’aspetto melodico. “Un disco godibile e scorrevole all’ascolto”, come lo definisce l’autore.

L’uscita del loro nuovo album è stata annunciata tra la primavera e l’estate. Il 22 dicembre scorso hanno festeggiato i loro dieci anni di attività al Circolo Arci Tavola Tonda di Palermo. Loro sono i LassatilAbballari, gruppo folk di musica e danze nato nel 2008 a Palermo. Numerosi eventi nazionali e internazionali caratterizzano il loro percorso musicale, tra questi, le svariate collaborazioni con il cantautore italiano Eugenio Bennato.

In preparazione, il nuovo album di Giulia Mei, giovane cantautrice palermitana, con uscita prevista entro il 2018. La giovane cantante – pianista produrrà il suo primo LP con dodici brani, in collaborazione con il cantautore Edoardo De Angelis, e con diversi musicisti romani. Un album fuori dalle mode ma in perfetta sintonia con la scia del cantautorato italiano. Questo LP rappresenta il suo modo di vivere, si tratta di un lavoro molto personale, che spazia in mondi diversi: dal jazz allo swing fino all’utilizzo di chitarre distorte che introducono verso atmosfere eteree. Forte sarà la presenza del pianoforte, strumento personale utilizzato in tutti i suoi concerti. Un disco semplice, privo di orpelli, dove saranno le canzoni a fare da protagoniste.

Di prossima uscita è il nuovo EP È ora di Claudia Sala, cantautrice e vocalist per diversi progetti musicali, da sempre interessata al genere folk e alla canzone d’autore. Il nuovo progetto, dalle sonorità folk, anticipa l’uscita del suo primo album. In questo lavoro, ispirandosi alle parole con cui Leonard Cohen e Joni Mitchell affermarono che ognuno attraverso l’arte può dare il proprio contributo riguardo la vita, la giovane cantautrice esprime e racconta tappe diverse della sua vita, ma unite tra loro. I testi in italiano sono dell’autore palermitano Carmelo Piraino e di Luca Lanzi della Casa del Vento. I musicisti che hanno registrato in studio sono Manfredi Tumminello, Felipe Prefetti, Giuseppe Filippi, Davide Rizzuto, Davide Alfano. Produzione e arrangiamenti di Massimo Scalici.

In preparazione è il nuovo album della jazzista Chiara Minaldi, cantante e musicista, che chiude con il suo primo album Intimate del 2014 una prima fase del suo percorso musicale. La collaborazione con il paroliere palermitano Francesco Cusumano (collaborazioni Musica Nuda e Mauro Ermanno Giovanardi) apre un nuovo scenario verso la musica pop cantautorale. Il nuovo brano “Un’anima”, scritto a quattro mani con F. Cusumano le ha permesso l’arrivo in finale al Premio Bianca D’Aponte del 2017, in cui oltre ad un riconoscimento per “la miglior interpretazione”, ha ricevuto un contratto di produzione con la casa discografica Suoni dall’Italia di Mariella Nava.

PUBBLICATI DI RECENTE

Il 19 gennaio è uscito il primo album Canzoni ravvicinate del vecchio tipo di Giuseppe Anastasi, autore e compositore di alcune tra le più famose hit italiane, da “La notte” di Arisa a “Il diario degli errori” di Michele Bravi. Durante la sua carriera artistica, Anastasi ha collaborato con  numerosi artisti: Mogol, Arisa, Cheope, Noemi, Emma, Anna Tatangelo, Michele Bravi, Tazenda. Canzoni ravvicinate del vecchio tipo raccoglie 11 brani, scritti dallo stesso. Vengono analizzati la vita, la società e le persone riflettendo sui ritmi meccanici apportati da Internet e dal consumismo, raccontate storie realmente vissute ed espresso il forte legame con la sua terra, la Sicilia, raccontata nella sua perfezione e imperfezione. Il disco è disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming.

Il 19 gennaio è uscito anche We play for tips, il nuovo album del sassofonista Francesco Cafiso, che inaugura la sua etichetta indipendente E FLAT (distribuzione Egea Music). L’album è formato da dieci brani originali registrati con la più recente delle formazioni da lui capitanate, il Francesco Cafiso Nonet, in cui l’ambasciatore del jazz italiano nel mondo si racconta descrivendo in musica stati d’animo, aneddoti ed esperienze di vita, tra cui il viaggio a New Orleans che ha ispirato il titolo del disco. Tutti i brani di We play for tips, tra cui cinque inediti, sono stati scritti da Francesco Cafiso e da lui arrangiati insieme al pianista e compositore Mauro Schiavone con l’obiettivo di ottenere un sound intenso e potente, simile a quello di una vera e propria big band, e allo stesso tempo far emergere le singole personalità dei nove musicisti in tutta la loro unicità. L’album è disponibile in tutti i negozi di musica e negli stores digitali.

Jazz, folk, pop ma anche classica ed elettronica. Il 9 dicembre 2017 la pianista Ornella Cerniglia presenta il suo primo EP dal titolo L’attesa, sotto etichetta Almendra Music. Quattro brani, singole tracce ognuna con la propria indipendenza artistica e il proprio mix anticipate da un originale esperimento: la “continous listening experience”, ovvero un “continuous mix” concettuale, con un missaggio “narrativo” sottilmente ma sensibilmente diverso da quello delle singole tracce, con passaggi nuovi tra i pezzi e un’evoluzione dello stesso suono del piano, elementi che conferiscono un’esperienza sonora nuova all’opera. Ornella è protagonista di varie esperienze artistiche, dal canto popolare agli arrangiamenti da Syd Barrett, dalle partecipi frequentazioni delle avanguardie americane e italiane alle collaborazioni coi compositori di oggi (delle cui musiche è spesso dedicataria e prima interprete). E ancora le musiche per la scena e lo schermo, il repertorio vocale da camera in duo con Irene Ientile, la complicità con l’artista Alessandro Librio, con cui è arrivata a duettare al pianoforte con uno sciame d’api. L’album anticipa l’album full-lenght in preparazione per il 2018.

Nel dicembre 2017 viene pubblicato l’EP Akab del progetto K – Matra di Mario Caminita su etichetta Etznab. Un’etichetta lounge e chill out in linea con la Bio Music. Dietro il progetto K-Matra c’è il produttore Mario Caminita, dj e produttore siciliano ma anche musicista e vocalist radiofonico. Cresciuto ascoltando jazz, funky e soul, successivamente decide di abbattere i limiti inutili della classificazione musicale e inizia a seguire i suoni rock ed elettronici allo stesso tempo, passando dai classici ai suoni progressisti e underground. Nel 1980 inizia a fare il dj collezionando un grande supporto da parte della gente del posto, tanto che negli anni ’90 si trasferisce a Bologna iniziando a lavorare con Radio Italia Network (una storica radio italiana dedicata alla scena della musica da ballo). Durante la sua permanenza su Radio Italia Network ha presentato spettacoli come “Philip Morris Sound”, “Suburbia”, “Satellite”. Il successo lo ha spinto a lavorare come dj in molti club italiani. Come produttore ha remixato vari artisti internazionali, e le sue produzioni sono state pubblicate da alcune delle più famose etichette discografiche del pianeta: Positive, Distinctive Breaks, Sondos, EMI, UMM, TIME, Mantra Vibes, SONY. Dopo anni di produzioni orientate alla danza ha deciso di creare un personale del suo stile definito Bio Music, perfettamente identificabile nelle sue composizioni e arrangiamenti

Musica d’autore e radici siciliane, Il gusto dell’ingiusto è il disco d’esordio della giovane cantautrice siciliana Beatrice Campisi, uscito a dicembre 2017. La sua musica è una miscela di mondi diversi: dal jazz al folk, dal blues allo swing, con sfumature di rock e di lirica. Il filo che lega il suo disco è il racconto della realtà attraverso il filtro dell’esperienza personale. Dodici brani prodotti dall’etichetta Cobert Edizioni Musicali, con il supporto del Ministero e delle Attività Culturali e del Turismo e della Siae, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”. Tema centrale è la dicotomia dell’animo umano diviso tra l’errore e la speranza nel bisogno di riscattarsi. L’album è disponibile su tutti gli stores digitali. Il video del singolo “Avò” è disponibile su You Tube.

Il 28 novembre 2017 esce Kinderheim, il quinto lavoro discografico (LP) di Mezz Gacano, nome d’arte di Davide Mezzatesta, compositore, chitarrista e pittore palermitano, in 32 anni di esperienza. Dopo quattro album e tanti anni di musica in formazioni mutevoli al crocevia tra vari generi, Mezz Gacano afferma il suo esistere nella libertà. Lo fa con il ritorno della ‘piccola orchestra rock’ Self-Standing Ovation Boskàuz Ensemble (da lui fondata nel 2003 e riportata alla luce nel 2016) e con un lavoro ricco di riferimenti, spunti e tensioni tra popular e colto, di connessioni artistiche ed extramusicali, di gioia e piacere nel suonare in un ampio e versatile collettivo. Il lavoro è una produzione di Almendra Music e Lizard Records. I brani sono scritti da Mezz Gacano. L’ensemble protagonista è formato da musicisti che provengono da ‘luoghi’ musicali completamente differenti fra loro: jazzisti, concertisti da camera, producer elettronici, musicisti tradizional-popolari, concretisti, esponenti del Fluxus, saltimbanchi e mangiatori di fuoco. Ne fanno parte: Lavinia Garlisi, Dario Compagna, Beppe Viola, Roberta Miano, Mauro Greco, Ornella Cerniglia, Gianmartino della Delizia, Davide Pendino, Francesco Tavormina, Luca La Russa, Simone Sfameli, gli special guest sono Tommaso Leddi (Stormy Six), Gianni Gebbia, Giovanni Di Giandomenico, Giorgio Trombino (Furious Georgie, Haemophagus, Elevators to the Grateful Sky, The Smuggler Brothers), Ruhi Nokoda, Marco Monterosso (La Banda di Palermo, Airfish), Yu Suwon, Valerio Mirone e Simone Giuffrida (Utveggi), Lucio Villanti, Danilo Romancino, N’Hash e Naiupoche.

Il 19 novembre 2017 viene pubblicato La Grande Tristessa, il secondo album dei Bottega Retrò, band di Cocò Gulotta e Al Di Rosa, realizzato con la Produzione Artistica di Toni Carbone e grazie ad una fortunata campagna di crowdfunding. Parole e suoni hanno il sapore di artisti come Giorgio Gaber, Fabrizio De Andrè e Renzo Arbore, rievocando il mito del teatro-canzone. Il titolo dell’album “La Grande Tristessa”, è un modo ironico e divertente per dire dei malcontenti rispetto alla società di oggi. La Bottega è musica d’autore e teatro-canzone insieme. È una giocosa mescolanza di generi musicali: dallo swing al pop-vintage, dalla bossa alla milonga, dalle ballate popolari siciliane alle canzonette ironiche in stile “Italia anni ’70”, fino alle più improbabili contaminazioni trash-rock-dance e via suonando. E’ un progetto, in continua evoluzione, di spettacolo teatral-musicale, il risultato dell’alchemico incontro tra Cocò Gulotta (attore-cantautore) e Alberto Di Rosa (chitarrista e compositore). Online il video di “Calvero”.

Of shadows è l’ultimo lavoro discografico del cantautore Fabrizio Cammarata, uscito su etichetta 800A Records, Kartel Music Group e Haldern Pop Recordings lo scorso 17 novembre 2017. Un lavoro nato dagli innumerevoli viaggi che lo hanno portato dalla sua amata Palermo in giro per il mondo. In “Of Shadows” Fabrizio Cammarata narra l’eterno alternarsi di luce ed ombra ed esplora l’interrelazione tra luce e buio, per esempio tramite il fenomeno dell’eclissi solare, in cui si rispecchia la condizione umana stessa, fisica ed emotiva, e di cui è testimone il ritmo naturale del tempo. È infatti nell’ombra dell’eclissi che si manifesta la natura meno accessibile di Terra, Sole e Luna. L’album è disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il videoclip del singolo “In the cold” è disponibile su You Tube.

Il 27 ottobre 2017 è stato pubblicato il nuovo album di Colapesce, dal titolo Infedele, sotto etichetta 42 Records/Believe, anticipato dai singoli “Ti attraverso” e “Totale”. L’album è descritto come “una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti della musica. Una musica libera, fuori dai vincoli di genere e dalle regole, un vero e proprio viaggio nella forma canzone attraverso stimoli e suggestioni anche opposti tra di loro”. E ancora: “Infedele è un atto di indipendenza intellettuale – e non solo discografica – e appartenenza rivendicata proprio attraverso la non appartenenza a nessuna chiesa. Un disco che vuole essere accessibile e complesso al tempo stesso, pop e sperimentale, moderno e antico, mediterraneo e cittadino, romantico e provocatore. Un frullatore in cui la canzone d’autore italiana si mischia con il fado portoghese, l’elettronica da club, il tropicalismo brasiliano, il free jazz, le colonne sonore di Umiliani e le ballate”.

Lo scorso 2 ottobre è uscito l’album d’esordio del cantautore saccense Ennio Salomone, preceduto da un primo singolo “La favola di Coccodè” e dal videoclip di “35 minuti di bacio”. L’album dal titolo Se passeggio faccio prima, prodotto da Stefano Borzi per Stemma Records, è caratterizzato da uno stile pop, leggero, poetico ed esistenziale. “Un lavoro lento e preciso, una passeggiata in cerca dei suoni e del ritmo per narrare storie che mi appartengono. Un invito alla leggerezza, a godersi il cammino e non l’arrivo”, è come lo descrive l’autore. E. Salomone ha vinto diversi concorsi di musica indipendente e d’autore (Musica Controcorrente, Grif città di Pescara, Premio Rosa Balistreri) e ha collaborato e cantato in diversi dischi, tra cui l’ultimo di Oliviero Malaspina (autore per Raphael Gualazzi, Cristiano De Andrè e ultimo collaboratore di Fabrizio De Andrè). L’album è disponibile su tutti gli stores digitali.

Mimì e D’acqua e di rosi sono i nuovi album di Mario Incudine, pubblicati a novembre e settembre del 2017, a cui seguirà un doppio disco di serenate siciliane in uscita entro il 2018 e un nuovo disco di inediti. D’acqua e di rosi è il primo disco di canzoni d’amore del cantautore ennese. Si tratta di una raccolta in cui sono stati ripresi e riadattati molti dei suoi brani e quattro inediti. 13 brani in lingua siciliana registrati tra Monreale, Enna e Scordia, e pubblicati da Erasmo Treglia per Finisterre. Realizzato con i musicisti che da sempre collaborano con Incudine (Antonio Vasta, Antonio Putzu , Manfredi Tumminello, Pino Ricosta ed Emanuele Rinella), oltre a una lunga schiera di amici e colleghi tra cui Alberto Fidone, Tony Canto, Carlo Muratori, Franco Barbarino, Giorgio Rizzo, Luca Recupero, Massimo Laguardia, Maurizio Curcio, Oriana Civile, Salvo Compagno e molti altri.  Il disco è distribuito in tutta Europa grazie a Felmay e anche in Italia. È un disco di passaggio, pensato per il mercato estero, nel libretto, oltre ai testi delle canzoni, sono inserite delle sinossi in inglese. Mimì, prodotto da Promomusic, è una raccolta dei brani inseriti all’interno di Mimì di Domenico Modugno, in chiave totalmente riarrangiata. In questo spettacolo Modugno sta sullo sfondo, ed è un pretesto per raccontare un pezzo della storia dell’Italia e il sogno di un uomo del Sud partito alla ricerca del successo.

Nello scorso mese di settembre è uscito l’ultimo EP della band pop/rock The Shapes dal titolo Waypoint. L’album è composto da quattro brani: “Breathe” è un invito a respirare profondamente ed affrontare a muso duro le difficoltà. “Fact Checking” è una critica al mondo delle bufale, a chi le scrive ma soprattutto a chi è riuscito a farci propaganda politica o soldi. “Lights” è un invito a vedere la luce in ogni persona. “Vilnius” è una dedica alla capitale lituana con i suoi cieli argentati, che ha ospitato alcuni membri della band per alcuni mesi. Il lavoro discografico è stato registrato e masterizzato presso il Whiskeytown studio di Manuel Bellone. È disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il video di “Breathe” è disponibile su You Tube.

Il 13 giugno 2017 viene pubblicato Hacked Arias, del Duo Blanco Sinacori. Un album breve di cinque brani, il punto d’arrivo di un percorso musicale, compositivo e interpretativo, colto e umano. Il secondo lavoro del Duo Blanco Sinacori si muove secondo una visione artistica che guarda al passato per farlo respirare con il presente, e viceversa: l’omaggio a una ‘materia vivente’ con l’inedita versione chitarristica di tre celebri arie di Giacomo Puccini, vere e proprie “hit” come E lucevan le stelle (Tosca, 1899), O mio babbino caro (Gianni Schicchi, 1918), Nessun Dorma (Turandot, 1923), in dialogo con due brani di Valentina Casesa (Frammenti e Riflessi), pensati e composti per questo progetto del Duo Blanco Sinacori. Il duo è composto da Alessandro Blanco e Giuseppe Sinacori, musicisti chiave nell’evoluzione di Almendra Music. Il loro debutto Hacked Overtures del 2015 è diventato un titolo “storico” della label-laboratorio siciliana, lo stesso Blanco con Heptachord (in coppia col sassofonista Nicola Mogavero) nel novembre 2016 ha offerto al pubblico e alla critica un altro punto di vista “almendrico”, tra world music, prog e musica contemporanea di scrittura. Il Duo Blanco Sinacori suona una coppia di chitarre gemelle (una mancina l’altra destra) appositamente costruite dal liutaio Vincenzo Candela. Se in Hacked Overtures la coppia si misurava con le sinfonie d’opera di Rossini e Bellini (ispirandosi alle trascrizioni di Mauro Giuliani ma ripartendo dalle partiture orchestrali originarie), questo primo “spin off”, Hacked Arias, estende la ricerca alle arie di Puccini, ancora una volta con un approccio rigoroso ma tutt’altro che museale. L’obiettivo del duo è legato al desiderio di far respirare nella contemporaneità – dunque per un pubblico che ha abitudini, rituali e consapevolezze diverse rispetto a quello dell’era pucciniana – famosissime arie d’opera accanto a brani d’autore appositamente composti, attuali e funzionali al concept.

Nel mese di giugno del 2017 viene pubblicato Senza rete (New Model Label) quarto album, il primo in italiano dei Pivirama. Arrangiato da musicisti siciliani, quasi tutti di Sciacca, il nuovo lavoro dedica molti brani al dramma dell’immigrazione. I testi fluttuano sospesi tra la realtà più dura e violenta e il più sognante dei mondi immaginari, raccontando in due brani (“Jungle, Frontiere chiuse” e “Dal deserto al mare”) il dramma dei profughi in viaggio disperato da un Sud del mondo dilaniato da guerre e dittature verso un nord Europa che ha smesso di accogliere e innalza muri e barriere, la decisione di dire basta a violenze e soprusi di un uomo padrone. «Diversi brani e un video sono dedicati al dramma dei profughi che la mia professione mi ha portato, negli ultimi anni, a conoscere da vicino – spiega Raffaella Daino, musicista e cantautrice che è riuscita a fondere queste due passioni nel suo nuovo lavoro discografico. Cercavo un modo per raccontare in maniera diretta, senza filtri ed esprimendo il mio pensiero, quello che ho visto – prosegue – dopo aver visitato i campi profughi in Libano/Siria e gli accampamenti tra Belgio e Francia e aver visto tante famiglie in fuga da guerre e persecuzioni rischiare la vita, perdere familiari, arrivare sulle banchine dei porti del Sud Italia esausti, terrorizzati ma pieni di speranza. Quando chiedevo loro perché avete rischiato cosi tanto mi rispondevano sempre allo stesso modo: Tanto, eravamo già morti».

Nonostante  le molteplici produzioni discografiche a cui Diego Spitaleri ha partecipato nel corso della sua carriera ultratrentennale, Pianofor(T)ever (2017) è il secondo album a suo nome dopo Mediterranea Suite, pubblicato nel 1992 dalla Splash Records, ed è stato registrato con l’intenzione di fissare, come in una fotografia, quello che rappresenta l’attuale mondo musicale del pianista. L’album è già distribuito su tutte le principali piattaforme on line tra le quali  I-Tunes, Amazon, Deezer, Rhapsody,  Shazam, Tim Music e in streaming su Spotify. Diego Spitaleri, pianista e compositore palermitano, ha iniziato la sua attività concertistica nel 1979 ed ha all’attivo oltre 1.500 concerti nell’ambito italiano ed internazionale oltre a partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive.

A maggio 2017 viene pubblicato l’EP Kings for a night della Cirrone Band, seguito dal videoclip di “All right All night”, curato dal videomaker e musicista Andrea Nocifora. «Abbiamo immaginato dei momenti di ballo intervallati con i nostri volti ripresi durante l’esecuzione. La ricerca stilistica trae ispirazione dalla psichedelia caratterizzata da immagini multiformi con un range di colori molto marcati. Volutamente non si è cercato di ripercorrere con le immagini la narrazione del testo. Le scene di danza, da sempre sinonimo di libertà, sono contrastate da frame di eserciti in marcia, preludio di guerre e distruzione. Abbiamo voluto inserire anche alcuni personaggi attuali della politica internazionale per farli interagire con la band in alcune parti del video», spiegano i fratelli palermitani (fonte Balarm). L’obiettivo è proporre l’idea di due concetti in contrasto tra loro: da una parte il mondo pacifico della musica, della danza dell’arte e dall’altra l’universo della politica belligerante con i “potenti” di turno sempre pronti a minacce di distruzione. Il 25 agosto, il video è stato presentato in anteprima in Inghilterra in occasione del concerto all’Adelphi Ballroom di Liverpool, è stato proiettato in due maxi schermi durante l’esibizione live del brano, presentato in diverse occasioni alla BBC e trasmesso in radio su scala internazionale.

L’11 aprile 2017 viene pubblicato il secondo album dei Forsqueak dal titolo FSK. Nove dinamici pezzi strumentali, dialoghi tra prog, post e math-rock, pubblicato con etichetta Almendra Music. Forsqueak è consapevolezza delle tradizioni avant-rock e avant-jazz, con un omaggio a Robert Wyatt fin dal nome della band, mediate dalla lezione math- e post-rock di formazioni come Battles e Mogwai, e risintetizzate in una alchimia musicale ricca e inclusiva, piena di storie, complessa e immediata come la Palermo dei membri del quartetto: Bruno Pitruzzella, Sergio Schifano, Luca La Russa e Simone Sfameli. FSK viene pubblicato grazie a una campagna con Music Raiser, che ha consentito alla band di chiudere il lavoro e di presentarlo in un memorabile rock-party al Rocket Bar di Palermo. Per l’occasione è stato presentato anche il videoclip di “Hamster”, realizzato da Caterina Sciortino, giovane talento siciliano del disegno e dell’animazione, in simbiosi perfetta con l’energia, i colori, l’ironia e il dinamismo della band.

Spirit (2017) è l’ultimo lavoro discografico del clarinettista e compositore Giovanni Mattaliano, prodotto dall’etichetta JazzLive Improvisation e realizzato con la partecipazione di alcuni sensibili musicisti, con i quali collabora da diversi anni alla ricerca di dimensioni creative. Un richiamo all’anima e alle sue poliedriche emozioni sonore. L’album è composto da dodici brani strumentali, che sfiorano vari mondi: dal pop al jazz, dal concertismo neoclassico a quello etnico, dal tango alla liricità gridata. Ricerche d’arte, ricordando il suono dei numerosi viaggi vissuti in variegati paesi: dai Balcani al nord Africa, dalla Cina al nord Europa.

Venerdì 31 marzo 2017 Almendra Music pubblica Cycles, il nuovo lavoro di Marcello Bonanno. Un nuovo ‘piano solo album’ della label palermitana, che ancora una volta si conferma più laboratorio musicale che semplice etichetta discografica, attenta a mettere a frutto le differenze tra i suoi musicisti in una proposta forte e coerente per i tempi d’oggi, una musica in grado di conciliare radici, emozioni, tecnica individuale e sperimentazione. Cycles consegna all’ascoltatore il tesoro delle  esperienze pianistiche e compositive del compositore e pianista, nato in Sicilia ma milanese d’adozione, formatosi a Palermo, dove si è diplomato col massimo dei voti in Pianoforte, Composizione e Direzione d’Orchestra. Ha poi proseguito gli studi a Milano con Bruno Canino e presso l’Accademia del Teatro alla Scala. Camerista di vasta esperienza nei più vari repertori, collaboratore d’elezione di strumentisti da prestigiose orchestre europee, Bonanno si è dedicato anche all’improvvisazione radicale, lo si è visto nei circuiti europei in progetti di world music o al piano in jazz band concertata con orchestra sinfonica. Cycles è composto da 13 brani per pianoforte solo, in cui vengono utilizzate tutte le risorse dello strumento e della scrittura pianistica, per condurre l’ascoltatore in un viaggio emozionante e visionario: gli armonici sulla cordiera, l’utilizzo del terzo pedale per le risonanze, il “jeu perlé”, il voicing degli accompagnamenti, gli accordi percussivi, la ricerca costante della risonanza, le produzioni sonore in “pianissimo” a martelletto ravvicinato utilizzando il “doppio scappamento”.

Il 24 febbraio esce U fujutu su nesci chi fa? di Cesare Basile. Un disco in lingua siciliana, in dialetto catanese. Il tema trattato è il voler ritornare a un mondo più autentico, totalmente cancellato dalla nuova ideologia dominante che punta senza esitazioni all’uomo consumatore solo senza storia e tradizioni. Lo stile è un rural-blues con semplici accordi di chitarra e percussioni, in cui viene sottratto ogni eccesso e ogni elemento superfluo. Figura centrale è il canto del carrettiere. Anche il carrettiere era uno strumento della cronaca, il suo andare da un punto all’altro significava ascoltare e riferire, con le sfide tra cunto e canto con gli altri carrettieri. Il disco è stato registrato e mixato allo Zen Arcade di Catania da Guido Andreani, assistito da Sebastiano D’Amico e Davide Lo Re. Scritto dallo stesso Basile, suonato e prodotto dallo stesso Basile, suonato da Simona Norato, Massimo Ferrarotto, Luca Recchia, Sara Ardizzoni, Roberta Gulisano e Guido Andreani, con la partecipazione di Rodrigo D’Erasmo, Marcello Caudullo, Enrico Gabrielli, Giuseppe Rizzo e le Coppola Girls. Basile è passato gradualmente dal rock d’impeto dei Candida Lilith con cui ha esordito negli anni ‘80, al rock anglosassone dei Quartered Shadows a fine decennio, al cantautorato rock degli anni ‘90 cantato in italiano, al cantautorato in dialetto siciliano che gli ha fatto vincere due volte il Premio Tenco a Sanremo come miglior disco in dialetto con “Cesare Basile” del 2013 e “Tu prenditi l’amore che vuoi” del 2015.

Il 24 febbraio 2017 veniva pubblicato Straniero, il primo album ufficiale di Davide Shorty, cantautore, rapper e produttore, uscito pochi giorni dopo la sua partecipazione a X-Factor per Macro Beats e distribuito da A1 Entertainment. Disponibile su iTunes, Spotify, in tutti i digital stores e in formato cd e vinile in tutti i negozi di dischi. Shorty é già a lavoro ad un secondo album da solista che dovrebbe uscire nel corso del 2018. Il 24 febbraio alle 22.00 un concerto a I Candelai (Palermo) festeggia il primo anno dall’uscita dell’album. Biglietti su Tick’s Web. Il 10 marzo veniva pubblicato Random activities of a heart, album dei Retrospective for Love, di cui Shorty fa parte.

Il 17 febbraio esce Supereroi, il nuovo disco della band palermitana Il Pan del Diavolo. Il disco è il frutto di anni di sperimentazione ed esibizioni live sui più importanti palchi italiani. Importanti le partecipazioni di alcuni mostri sacri del rock italiano: Piero Pelù (che ha co-prodotto buona parte del disco), Tre Allegri Ragazzi Morti, Vincenzo Vasi e Umberto Maria Giardini. “Tutti abbiamo dei superpoteri sopiti e diluiti spesso dalla quotidianità ma proprio come nei film alcuni eventi scatenanti ci possono trasformare, possono risvegliare noi e le nostre qualità. Noi crediamo che questa forza sia la musica”.

Il 23 gennaio 2017 veniva pubblicato il secondo album di inediti Nel cilindro di un mago dei Frequenze Retrò, quartetto acustico a corde, nato del 2007 a Palermo. Un album autoprodotto, composto da dieci tracce, dieci canzoni che compongono un affresco contemporaneo, che sembrano tirate fuori da un cilindro pieno di meraviglia, riflessione, ironia e sensualità. “Un disco che amiamo definire semiserio perché ironico e serio al contempo. Suonato con strumenti di liuteria, ripresi in studio contemporaneamente per restituire l’energia dell’esibizione dal vivo. Attraverso queste dieci canzoni viene espressa la voglia di affrancarsi dalla noia, dall’indolenza, dall’aridità e dall’intorpidimento globale”, racconta la band formata da Valeria Graziani (voce), Salvo Agate (chitarra petite bouche), Maurizio Crivello (chitarra grande bouche) e Luca De Lorenzo (contrabbasso). Lo stile dei Frequenze Retró affonda le radici nel jazz manouche, ma sin da subito emerge la voglia di ricercare e sperimentare nuove soluzioni sostituendo il violino con la voce, in un genere, il manouche, che nasce all’inizio del XX sec. esclusivamente strumentale.

Martedì 17 gennaio 2017 viene pubblicato Ecuba | Ifigenia (Almendra Music), un progetto di Marco Betta, Naiupoche e Giovanni Di Giandomenico, nel quale l’elemento visivo, evocativo e immaginifico è centrale. Un EP sviluppato in quattro brani, due al pianoforte, due rework elettronici, e un “continuous mix” degli stessi che ne sottolinea ulteriormente la spiccata narratività. Le composizioni di Betta, con lo stesso compositore per la prima volta su disco al pianoforte, sono colate laviche nate ciascuna da uno spunto, una sorta di ‘idée-fixe trasfigurata’, come sottolinea l’autore: “Ecuba, Ifigenia sono ombre e cristalli di melodie e armonie nate solo ascoltando il suono dei nomi, figure da ritrarre ma personaggi irraggiungibili che rimangono sospesi nel fondo della memoria. Immagini di personaggi di Euripide che per la loro organizzazione in suoni possiedono la leggera vertigine che hanno i ritratti nel non somigliare completamente ai soggetti che raffigurano, sorte di figure non viste ma che vivono dentro di noi e che emergono a tratti nei pensieri come immagini di anime o ombre che attendono di essere confermate ad ogni nuova lettura, ad ogni nuovo incontro, ad ogni nuovo sogno”. “Ecuba” e “Ifigenia “sono i due brani ai quali Naiupoche e Di Giandomenico rispondono con le rispettive elaborazioni elettroniche. Il rework di Naiupoche e Di Giandomenico si ricollega all’altra faccia di Almendra: accanto a una rigorosa e informata visione “classica”, un intervento eversivo che fa penetrare nel cuore delle composizioni un’elettronica destabilizzante, ma a suo modo rispettosa del pianoforte, delle composizioni e della coerenza, intellettuale ed emotiva, dell’intera operazione.

Il 13 gennaio 2017 usciva l’album di debutto Wollow di Sergio Beercock per 800A Records. Un viaggio folk minimale tra i luoghi, i suoni e i colori che più hanno influenzato il cantautore italo-inglese: i borghi dello Yorkshire in cui è nato, i casolari rurali della Sicilia in cui è cresciuto, l’eco delle Ande sudamericane che ha scoperto da adolescente, e i sobborghi urbani delle grandi città e le loro innumerevoli storie invisibili. Tim Buckley, Nina Simone, Pedro Aznar e Bert Jansch sono i primi riferimenti a cui si pensa ascoltando questo disco, che convivono con episodi più direttamente collegati alla tradizione inglese come The Barley And The Rye o Century, passando per le atmosfere nordiche di Naked e Beauty Of The Dirt e quelle più sudamericane di An Exaggerated Song, Jester e Silencio. Tutto questo è mescolato in un sogno in cui la voce a volte narra, a volte crea, a volte si comporta da strumento musicale per accompagnare l’ascoltatore verso un racconto intimo che in più di un’occasione all’interno del disco vira sorprendentemente verso la psichedelia.

Orior, è l’album di debutto della pianista e compositrice palermitana Valentina Casesa, pubblicato da Almendra Music nel gennaio 2017. Composto da cinque brani, è una sorta di piccolo scrigno ‘modern classical’ che Valentina ha sigillato prima di partire per questa avventura discografica che la vedrà tornare in studio nei prossimi giorni per il suo album di lunga durata. Orior è un’opera di significativa meditazione sul suono e sul suo significato più profondo, prendendo per mano l’ascoltatore: “La ricerca di “essenza del suono” è stata la estrema concentrazione sulla vita del suono e sulle sue trasformazioni, per ogni brano, per ogni singola frase musicale, ogni nota, ogni singolo respiro, la trasformazione degli armonici in altri armonici, anche con l’uso del pedale come ulteriore e specifico strumento all’interno del pianoforte. Valentina Casesa, compositrice e pianista, è autrice di musica strumentale e d’opera, musica per le immagini e per la danza. Le sue composizioni sono narrazioni in continua evoluzione, senza certezza di sviluppo e fine, moti continui che avvolgono in calmi paesaggi o sorprendono con scarti improvvisi, e coinvolgono ascoltatori da qualsiasi background sollecitando emozioni e immagini profonde, complice anche una ricerca del colore strumentale sempre ben ponderata e spesso sorprendente. Valentina ha incontrato il pianoforte all’età di sei anni e si è diplomata con lode in pianoforte, composizione e direzione di coro nel Conservatorio della sua città, Palermo. Figure importanti per la sua formazione sono stati Charles Rosen, Ennio Pastorino e Jaquin Achucarro per il perfezionamento pianistico, Dario De Rosa e Renato Zanettovich del Trio di Trieste per la musica da camera, Barbara Rettagliati e Marco Betta per la composizione.

A gennaio del 2017 viene pubblicato il secondo LP Altri Mondi degli Utveggi per Almendra Music. Sedici piccoli quadri per altrettanti ritratti di vite bislacche. Fra questi la storia di un mondiale dimenticato, una piccola natività sbocciata nel cesto di fragole, il canto dei pescatori in una terra mai lambita dai mari, l’infrangibile riflesso della luna sul lago, il metallo virile forgiato da uno spirito eroico, la via dell’aceto. La musica degli Utveggi attinge a vari generi, dal rock puro al progressive o giustapponendo la frenesia del punk al canto a cappella. I testi sono in lingua italiana ma talvolta sconfinano nell’utilizzo del giapponese e traggono spunto dalla letteratura internazionale, trasformandone i contenuti con ironia e conferendo un’atmosfera sognante all’impianto narrativo.