METAMORFOSI di Francesca Cannatella


di Mara Rubino

_MAX6054Entro nella sala di “ Ri_Palab”, un posto abituale che mi è caro, e rimango affascinata da queste grandi tele che campeggiano adesso su quelle pareti, un invasione di corpi messi a nudo nella loro fragilità, attorno tanta gente, tutto ciò stride con l’intimità che si vive dentro a quelle tele, ti senti quasi fuori posto come se stessi spiando da un buco della serratura, le opere di Francesca Cannatella giovane artista alla sua seconda personale hanno questo pregio, vanno dritti al cuore.

“METAMORFOSI” raccoglie 17 dipinti su tela, alcuni facevano già parte della sua prima personale, tutte le sue tele sono accompagnate da citazioni di poesie di Pablo Neruda. L’allestimento è curato da Gigliola Beniamino Magistrelli.

 

Intervitsa con l’artista:

(M.Rubino) – Cosa ha ispirato la creazione di queste tele?

(F.Cannatella) – Le opere sono autobiografiche, parto sempre dal mio vissuto, il tema centrale è l’amore, innanzi tutto per me stessa, dipingendo me stessa ho capito che la gente rivedeva in me ciò che io una non riuscivo a vedere, un percorso innanzi tutto di rinascita, per questi fra le mie tele c’e il fior di loto un fiore che nasce dal fango e splende nella sua bellezza.

(M.Rubino) – L’amore per te stessa, ma anche l’amore in generale …

(F.Cannatella) – L’amore per mia madre, per tutte le madri come principio generatore, ancora simboli di rinascita l’amore per la famiglia, per un uomo, i miei capelli rossi sono il simbolo della passione.

(M.Rubino) – C’e un tema ricorrente nelle tue opere?

(F.Cannatella) – Parto sempre da ciò che vivo in quel momento, l’elaborazione del mio tratto e l’uso di colori decisi nella rappresentazione di temi delicati, intimi forse…

(M.Rubino) – Sei alla Tua seconda personale, qual’ e il futuro per un giovane artista?

Le istituzioni partecipano al diffondersi della cultura?

(F.Cannatella) – Non so se per me ci sarà un futuro, io faccio delle cose semplici, l’arte del grandi musei e quella delle installazioni e performance dei video, io dipingo per una esigenza personale, la necessita di esprimere me stessa; le istituzioni fanno veramente poco, lasciandosi spesso intrappolare da incompetenze, e mancanza di reale passione nella gestione delle cose.

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METAMORFOSI 
di Francesca Cannatella
 cura di Gigliola Beniamino Magistrelli

Ri_PALAB, Piazzetta del Fondaco, dietro la Questura Centrale

Opening – 17 aprile 2015, ore 19:00 – dal 17.04 al 17.05.2015

merc. > dom. dalle h. 19,00 alle h. 01,00

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